Quali sono gli obiettivi di Senza Barriere?

L’Osservatorio Sociale Regionale riporta che ad Arezzo ci sono circa 18.766 persone con disabilità di cui il 46% è fisica e 26% è psichica (2015). Il Casentino è una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo; situato a nord della provincia, si estende per una superficie di circa 800 km², e conta 48.870 abitanti. I rilievi collinari e montanari hanno un'estensione di sessanta chilometri, di questi solo una minima parte è accessibile alle persone con disabilità fisiche.

Le escursioni SENZA BARRIERE vorrebbero rivolgersi alle persone con disabilità sia fisica che psichica in quanto sappiamo che sperimentano disuguaglianze che hanno un impatto significativo sulla loro qualità della vita, salute e benessere (Brown et al.2011).

Le prove raccolte in letteratura suggeriscono che circa il 40% delle persone con disabilità può sviluppare difficoltà di salute mentale come ansia, depressione, disturbi alimentari e psicosi, rispetto al 25% della popolazione generale (es. Buckles et al.2013). Questo perché essi corrono un rischio maggiore di esposizione a fattori di stress ambientali ed eventi traumatici della vita, a minori relazioni sociali e non per ultima alla stigmatizzazione (Paterson et al.2012).

A fronte di questo SENZA BARRIERE ha come obiettivi generali:

Promuovere la cultura dell’escursionismo condiviso, inteso come pratica meditativa/riflessiva e non come attività assistenziale

Proporre un percorso di accessibilità alla natura casentinese, altrimenti difficile da raggiungere

Incentivare la partecipazione da parte di persone diversamente abili attraverso un percorso studiato ad hoc e con l’ausilio di pratiche basate sulla Mindfulness

Migliorare le sinergie con enti ed associazioni operanti sul territorio e di raccordo con esso • Maggiore consapevolezza di valori condivisi e atteggiamenti cooperativi e collaborativi, al fine di promuovere l'inclusione sociale attraverso l'escursione in natura

Apprendere la conoscenza dei fondamenti della cosiddetta ”intelligenza vegetale”, e favorire uno scambio esperienziale con essa

Senza Barriere è un'attività escursionistica?

LOVE YOUR NATURE è un progetto escursionistico integrato da esperienze di Mindfulness e Forest Bathing con il contributo e il monitoraggio di un esperto educatore e psicologo. I percorsi scelti sono generalmente brevi e pianeggianti, con un fondo poco o per nulla sconnesso, accessibili facilmente anche agli utilizzatori di sedie a rotelle e a persone con difficoltà di deambulazione, vicini a parcheggi e a bar/ristoranti/foresterie.

Le attività naturalistiche correlate all’esperienza escursionistica, in un’ottica di comprensione delle dinamiche dell’ecosistema nel suo insieme, prevedono: il riconoscimento delle principali piante presenti, la ricerca e riconoscimento di tracce, l’ascolto delle voci degli animali, la fotografia naturalistica. Semplici cenni di meteorologia, cartografia e orientamento saranno valutati in base al gruppo presente.

Dove si svolgono le escursioni di Love Your Nature?

Punto di partenza ed elemento fondamentale del progetto è la qualità del contesto naturale scelto per l’attività escursionistica, con proposte di itinerari prevalentemente all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e le zone limitrofe nel versante Toscano, scelti a seconda delle richieste e possibilità del gruppo in un’ottica inclusiva e rispettosa delle peculiarità di ciascuno

Il Parco Nazionale occupa il versante Nord del Casentino che è una delle quattro vallate della Provincia di Arezzo, con territorio prevalentemente montano, ed è percorso dal maggior fiume toscano, l’Arno, che, proprio nell’area protetta, ha la sua sorgente.

Al notevole pregio naturalistico dell’area, con immense foreste di Faggi e Abeti, si affianca il valore storico e culturale di luoghi come il Monastero e l’Eremo di Camaldoli, il Santuario Francescano de La Verna, siti etruschi come il Lago degli Idoli, pievi e ponti romanici, castelli medievali… l’attività escursionistica può quindi abbinarsi facilmente a visite culturali molto interessanti e stimolanti.

Come si svolge il percorso Forest Bathing per le persone disabili?

Il direttore dell’ente forestale nipponico, fa riferimento all’immergersi nella natura con i cinque sensi. Il bosco, la selva, sono uno stato della coscienza: la condizione in cui ogni desiderio fluisce senza sforzo verso il proprio compimento. Lo Shinrin-Yoku oggi è sempre più conosciuto e apprezzato come benessere preventivo. L’immersione nella natura ha effetti terapeutici comprovati anche scientificamente: è in grado di ridurre le concentrazioni dell’ormone dello stress nel corpo, di rinforzare il sistema immunitario, di regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, di abbassare il colesterolo.

Lo Shinrin-Yoku è un’avventura di profonda comunione con la natura. Si pratica in molti modi, ma quello più tradizionale è la passeggiata o la meditazione nel bosco o nella foresta.” Selene Calloni Williams e Noburu Okuda, Shinrin-Yoku l’immersione nei boschi. Roma, 2018

L’esperienza Mindfulness pensata per il progetto “Senza Barriere” prevede l’incontro di un gruppo di persone in Natura per affrontare un breve percorso, prendendo contatto con il tipo di ambiente circostante ed entrando in connessione con esso attraverso i nostri cinque sensi. Con la pratica della Mindfulness viene favorita la profonda connessione tra le persone e la Natura, utilizzando la capacità percettiva, l’ascolto, il sentire, il toccare, lo sguardo, l’olfatto. Con lentezza il viaggio all’interno del bosco amplia la connessione con la Natura in “insegnamento personale” dovuto al contatto con le singole piante.

Il percorso di Forest Bathing è pensato in direzione di un “Albero Maestro”, che è l’essere vivente vegetale che attira a sé ogni essere vivente del bosco e costituisce il centro armonico e connettivo dell’intero ecosistema Bosco. Alla fine dell’esperienza verrà proposta una condivisione con gli altri partecipanti di tutto quello che abbiamo deciso di portare con noi da questo percorso di connessione.

Cosa è il metodo Mindfulness?

La Mindfulness è diventata qualcosa di molto popolare negli ultimi anni. È stata descritta sia come una pratica che come un modo di essere, che migliora la qualità di vita. Esistono molte definizioni di consapevolezza, tuttavia essa è generalmente intesa come il saper focalizzare intenzionalmente la propria attenzione sull'esperienza del momento presente, in modo non giudicante e accettante (Kabat-Zinn 1990). Con la pratica della Mindfulness sono riconosciuti i seguenti benefici terapeutici:

• Riduzione dell'ansia (Miller et al.1995);

• Riduzione dell'aggressività fisica e verbale (Singh et al.2008);

• Diminuzione dei sintomi depressivi (Idusohan-Moizer et al.2015);

• Migliore gestione della respirazione e consapevolezza corporea (Capurso et al. 2014) La pratica della Mindfulness incoraggia quindi gli individui a non escludere pensieri o ricordi che li mettono a disagio ma, piuttosto, ad affrontarli e riconoscere la loro natura transitoria, comprendendo che sono semplicemente pensieri in transito invece che identificarsi con essi, e quindi alterare la propria prospettiva riguardo a cognizioni o emozioni negative (Needleman e Cushman 2010).

Recentemente, la consapevolezza è diventata uno strumento per aiutare le persone con problemi di salute mentale e disabilità fisica, in quanto risultati scientifici mostrano evidenti benefici tra cui quello di una maggior capacità di saper gestire gli stimoli stressanti. Griffith et al. (2016) dell'Università di Oxford, hanno suggerito che gli interventi di Mindfulness possono essere utili per le persone con disabilità, poiché il nucleo della consapevolezza è centrato su un aspetto fondamentale: la capacità di spostare il centro della propria attenzione, consentendo a un individuo di calmarsi e scegliere come reagire a un pensiero o evento scatenante.

Pertanto esercizi che si basano sulla Mindfulness hanno in essere un metodo pedagogico/trasformativo che favorisce il decentramento rispetto ai pensieri a favore di un 5 accentramento dei sensi e l'importanza di percepire il qui e ora in una piena consapevolezza e presenza nel luogo. La ricerca sulle pratiche basate sulla consapevolezza usate con le persone con “disagio” è ad oggi più limitata; tuttavia, secondo alcune recenti ricerche, è stato riportato che gli esercizi di consapevolezza su persone con disabilità hanno trovato utilità nel trattare l'ansia e lo stress singolarmente (sia Yildiran che Holt - 2015).

Inoltre altri studi hanno evidenziato alcuni benefici relativi al gruppo, ad esempio una migliore capacità di rilassarsi in presenza di altre persone; alcuni determinati aspetti degli esercizi, che i partecipanti hanno trovato difficili o inefficaci, sono stati condivisi piacevolmente e gestiti emotivamente grazie all'armonia del gruppo che la pratica mindfulness infonde in esso, stimolando il dialogo, la creatività, la cooperazione rispetto alle proprie sensazioni e alle fantasie suscitate, Dillon et al. (2018).

Il progetto è rivolto ai gruppi?

Uno degli obiettivi principali di Senza Barriere è quello di rendersi strumento pratico per piccoli e medi gruppi, con l’intento di modulare l’intervento a seconda della richiesta del referente del gruppo sia in termini di fattibilità pratica o di ricerca di ambienti particolari (cascate, praterie di crinale, punti panoramici, boschi di abeti, faggete o castagneti…), sia in termini di tipologia di attività da proporre al gruppo a seconda delle peculiarità presentate. Il nostro team Senza Barriere si pone all’ascolto delle richieste specifiche e costruisce i percorsi in sinergia con il gruppo stesso.